martedì 4 agosto 2015

Guardare, a Porto Vado

"L'umanità può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non ci sarebbe più nulla da fare al mondo". Lo ha scritto nel XIX secolo Fëdor Michajlovič Dostoevskij.
E' certo possibile, anche comprensibile, non condividere queste parole - ma chi non le condivide probabilmente non conosce la bellezza.

Invece alcuni, nuotando contro la corrente dei materialismi di ieri e di oggi, le traducono in realtà, praticano la bellezza e la mettono a disposizione degli altri. Gratuitamente, nel senso profondo, religioso, della parola.
E allora si realizzano autenticamente le parole, ancora di Dostoevskij, secondo cui la bellezza salverà il mondo, non perchè essa possa annichilire o far dimenticare il brutto, l'orrido, e la sofferenza che esso arreca al mondo stesso, ma perchè la bellezza ci può portare oltre, fino alle soglie della natura profonda del qui ed ora, può aprire spiragli su una realtà ben più vasta - e concreta - dell'universo visto attraverso lo spioncino del nostro piccolo ego.

Un angolo di Porto Vado
Anche qui, a Porto Vado, grazie a quei piccoli grandi cittadini che non si limitano a dire dei "no" ad ogni soffio del vento del cambiamento, ma agiscono positivamente, nella concretezza delle piccole cose, senza la pretesa di salvare il mondo.
Un'opera di A.W. Cicerone





Lo studio di A.W. Cicerone a Porto Vado





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